Per molti, per quasi tutti, i propri vestiti sono un’estensione della propria persona. O meglio, della propria personalità, delle proprie idee e del proprio modo di approcciarsi al mondo. Sono in grado di trasmettere qualcosa agli altri, ma sono anche in grado di trasmetterci fiducia in noi stessi.
Ci prendiamo cura di noi, del nostro corpo e della nostra mente. Della nostra igiene, del modo in cui appariamo e della nostra forma fisica. E se i vestiti sono una nostra estensione, non dovremmo prenderci cura anche di loro?
Che si tratti di vestiti di alta moda, molto costosi, di vestiti economici o di seconda mano, è nostro compito prenderci cura di loro, non solo per noi stessi. Ma anche nei confronti dell’ambiente.
In questo articolo vogliamo parlarvi dell’importanza di questa strategia e del perché metterla in atto. Inoltre, vogliamo offrirvi dei consigli utili su come prendersi cura dei propri vestiti in modo semplice e non impegnativo. Quindi tramite delle piccole accortezze.
Moda sostenibile ed economia circolare
Al giorno d’oggi, attraverso diversi canali di comunicazione, si parla sempre di più di moda sostenibile e di economia circolare. Si sta introducendo, in maniera sempre più urgente, l’idea di approcciarsi alla moda in maniera etica e sostenibile. Questo vale sia per il singolo, sia per i grandi brand di moda.
In questo periodo storico, è sempre più importante dedicare attenzione a questo aspetto. Come abbiamo più volte ripetuto, l’industria della moda ha un fortissimo e significativo impatto ambientale. Sui cambiamenti climatici e sulla distruzione delle risorse.
Secondo le ricerche, in un solo anno, nei paesi industrializzati, ci sono miliardi di tonnellate di capi che vengono acquistati per poi essere utilizzati solo una volta. Pensiamo a che impatto può avere sull’ambiente, acquistare dei vestiti e buttarli prima del tempo. In termini di creazione, utilizzo di risorse, trasporti ma anche di smaltimento dei rifiuti.
Infatti i capi di abbigliamento che escono dal nostro guardaroba, perché rotti o perché ci annoiano, sono spesso gettati, finiscono in discarica, piuttosto che essere riciclati, donati o rivenduti. Le sostanze e le risorse utilizzate per lo smaltimento dei rifiuti sono incredibilmente impattanti nel rovinare il nostro ambiente.
La moda sostenibile, quindi, è diventata una vera e propria questione sociale e ambientale. E c’è sempre di più la necessità di una fashion revolution che dia benefici su moltissimi fronti.
Prendersi cura dei propri abiti
Se si parla del singolo soggetto, ci sono azioni più o meno impegnative che si possono mettere in atto per sostenere questa lotta nel rispetto dell’ambiente:
- Affidarsi al mercato del second hand, che si tratti di abiti economici o di alta moda
- Abbandonare il mondo del fast fashion
- Battersi attivamente
Queste sono solo alcune delle strade percorribili. Ma per alcuni di noi potrebbero essere troppo complesse. Per altri potrebbe esserci la necessità di approcciare gradualmente a questo modo di vivere la moda.
La buona notizia è che di strada ce n’è una ancora più semplice. Ed è quella di prendersi cura dei propri vestiti, di quelli che già possediamo.
Si tratta di un atto che, per quanto sembri semplice e banale, è un vero e proprio gesto rivoluzionato. Nella pratica, la cura dei vestiti, riduce di molto le emissioni che hanno luogo durante il ciclo di vita di un capo.
Secondo le statistiche, infatti, allungare la vita di un abito anche solo per nove mesi, riduce del 24% queste emissioni di carbonio.
Ma quali sono gli aspetti da considerare nella possibilità di curare i propri vestiti e farli durare più a lungo? Vediamone insieme alcuni:
- Attenzione ad azioni come lavare, asciugare, stirare
- Scelta ti determinati tessuti, di qualità e durevoli
- Capacità di riparare o modificare i propri vestiti se danneggiati
In generale, questi sono i campi che, se approcciati in modo etico, faranno durare di più i nostri vestiti.
Vediamo ora nello specifico, a partire da questi ambiti, alcuni trucchi infallibili per capire come prendersi cura dei propri vestiti.
Prenditi cura dei tuoi capi
Iniziamo dall’ambito più importante rispetto alla cura dei propri capi di abbigliamento. Questo passa attraverso il trattamento dei capi stessi: lavaggio, asciugatura o stiratura.
Vedremo insieme quando e come trattare i vestiti in un certo modo, in ogni fase della pulizia del capo.
Lavaggio
Il lavaggio è la prima azione a cui prestare attenzione se si parla di come prendersi cura dei propri vestiti. Ci sono diverse cose a cui fare attenzione, quando laviamo i nostri vestiti.
Alcuni esempi sono:
- La temperatura. Quindi i gradi che scegliamo per il lavaggio in lavatrice
- La quantità di lavaggi a cui sottoponiamo il nostro capo d’abbigliamento
- I detergenti che scegliamo
Il primo consiglio è quello di utilizzare detergenti che siano biodegradabili, non aggressivi per i vestiti e per l’ambiente; Non utilizzare temperature troppo alte e leggere sempre l’etichetta che riporta le indicazioni corrette non solo per il lavaggio, ma per il trattamento del capo in generale.
Tendiamo a sottovalutare il modo in cui utilizzare la lavatrice possa influire sul mantenimento dei nostri capi. Soprattutto a lungo termine. Vediamo insieme alcuni errori banalissimi che spesso ci capita di fare e che incidono sulla vita dei nostri vestiti.
Non controllare le tasche
Ciò che possiamo lasciare in tasca può finire nel filtro della lavatrice e ciò non permettere un corretto lavaggio, oltre a rovinare direttamente gli altri indumenti presenti in lavatrice.
Fare un unico lavaggio con indumenti diversi
I capi di abbigliamento non andrebbero divisi solo per colore, ma anche per tessuto. Colori e tessuti diversi necessitano di temperature differenti. Unirli, rischia di rovinarli. Inoltre, i capi andrebbero disposti in maniera corretta in lavatrice, in modo da non sgualcirli, e in quantità adeguata, in modo da garantire un corretto lavaggio.
Sbagliare il lavaggio
Oltre alle temperature, anche impostare un lavaggio scorretto, con una centrifuga non adeguata, può rovinare i capi. In generale, è consigliato lavare con acqua fredda e cicli brevi. Sia per l’ambiente, ma anche per l’indumento stesso che si restringe meno facilmente.
Utilizzare detersivi o quantità scorrette di detersivo
I detersivi specifici, come quello per capi colorati o per determinati tessuti, sono realizzati per quei capi specifici. Anche la quantità specificata sull’etichetta ha un senso. Utilizzare più detersivo, non pulisce meglio i vestiti. Anzi, il detersivo che non viene risciacquato può rovinare i vestiti. Al posto dell’ammorbidente, poi, puoi usare anche sostanze naturali come l’aceto o l’acido citrico.
Non pulire periodicamente il filtro
Oltre a compromettere il funzionamento della lavatrice, un filtro sporco intralcia la corretta pulizia dei capi, che possono anche essere macchiati con l’acqua sporca. Il filtro andrebbe pulito ogni tre mesi.
Non chiudere le cerniere dei capi prima di lavarli
Oltre a rischiare di causare strappi e rotture del capo stesso, può anche rovinare gli altri indumenti presenti in lavatrice.
Lavare troppo spesso
Non sempre un capo ha bisogno di essere lavato dopo un solo utilizzo. In particolare, i materiali sintetici rilasciano microplastiche, quindi andrebbero lavati meno frequentemente.
Lavare tutti gli indumenti al dritto
Ci sono alcuni indumenti, come i jeans, per cui il lavaggio al rovescio evita lo sbiadimento.
Non utilizzare la retina
Si tratta di una sorta di sacchetto in cui possono essere inseriti i capi di piccola taglia, cosicché rimangano radunati, non si impiglino e di conseguenza non si rovinino.
Lavare tutto in lavatrice
Per alcuni capi specifici, delicati, la lavatrice è sconsigliata rispetto al lavaggio a mano. La seta, il pizzo e altri materiali come la lana rimangono come nuovi se lavati a mano e asciugati a dovere. In generale, il lavaggio a mano, preserva tutti i capi in maniera migliore.
Non lavare i capi prima del cambio stagione
Lavare i capi prima di riporli per la stagione è utile per diversi motivi. Innanzitutto, ci evita di trovare delle macchie ancor più difficili da eliminare l’anno successivo. Poi evita la proliferazione di batteri che rovinano i tessuti e restituiscono cattivo odore.
Asciugatura
L’asciugatrice è sempre di più entrata a far parte dei nostri elettrodomestici di utilizzo quotidiano. Questo fenomeno, oltre a comportare un maggior spreco energetico per l’ambiente, incide anche sulla vita dei tessuti. I capi che sono esposti molto all’asciugatura artificiale si deteriorano facilmente, oltre a perdere di elasticità.
Preferibile all’asciugatrice, c’è l’asciugatura all’aria, in particolare sui ganci. Anche se, anche per quanto riguarda l’utilizzo delle grucce, ci sono delle regole da seguire.
Parliamo della cosiddetta asciugatura a goccia, tramite stendi biancheria. Il sole è una fonte di asciugatura, ma anche di disinfezione dei capi. I vestiti dovrebbero essere esposti al sole per qualche ora, per poi essere spostati all’ombra, in un luogo ventilato.
Cerca di muovere i capi di tanto in tanto sullo stendino, in modo che non prendano delle pieghe e non abbiano bisogno di stiraggio.
Se non puoi fare a meno di utilizzare l’asciugatrice, ad esempio se un determinato abito ti serve rapidamente, ricorda di non sovraccaricare l’elettrodomestico. I grandi carichi ci mettono più tempo ad asciugarsi. Se non completamente asciutti, i capi possono fare la muffa.
Stiraggio
In generale, sarebbe meglio evitare di stirare i vestiti dopo l’asciugatura. Un’ottima alternativa potrebbe essere quella di appendere i vestiti in bagno, mentre ti lavi con acqua calda, per rimodellare ed eliminare le pieghe naturalmente.
Se hai la necessità di stirare però, ci sono delle regole che devi seguire per non rovinare il tuo abito. Innanzitutto dovresti controllare che non ci siano macchie che, con il ferro da stiro potrebbero intensificarsi o sigillarsi. Allo stesso modo, è importante controllare che la superficie del ferro da stiro sia totalmente pulita.
È importante non stirare a secco, ma utilizzare dell’acqua, da vaporizzare tramite ferro stesso o spruzzino, per evitare di bruciare il tessuto. In questo senso, è fondamentale sapere che non esiste una temperatura che vada bene per tutti i tessuti.
La temperatura corretta è solitamente specificata nell’etichetta dei vestiti.
Conservazione
Ultima, ma non per importanza, strategia che fa parte del prendersi cura dei propri vestiti, è la loro conservazione.
In questi termini, i consigli che possiamo darti per garantire una lunga durata dei tuoi capi sono:
- Riponi con cura i tuoi indumenti. Crea delle pile leggere nel tuo guardaroba. Non appendere le magliette, che potrebbero allargarsi per effetto della gravità. Inoltre, cerca di creare pile con capi che si alternano in un senso e nell’altro.
- Appendi correttamente i vestiti. Le grucce di legno sono migliori rispetto a quelle metalliche, soprattutto se imbottite. Questo perché forniscono un sostegno extra. In generale, però, a prescindere dal tipo di gruccia che utilizzi, i vestiti vanno appesi in un determinato modo, affinché le spalle non si deformino.
- Piega i vestiti in maniera corretta. Onde evitare il crearsi di pieghe, che necessitano poi di stiraggio, cerca di piegare i tuoi abiti lungo le cuciture naturali del capo stesso.
- Usa spazzole apposite. Se i tuoi capi iniziano ad infeltrirsi, non è necessario buttarli via. Esistono spazzole o pettini per pilling, con cui trattare i tuoi vestiti ed eliminare queste imperfezioni.
- Impacchetta in maniera adeguata. Col cambio di stagione, o ad esempio in vista di un viaggio, conserva i tuoi vestiti in ambienti ideali, freschi e asciutti, e assicurati che abbiano una corretta aerazione. Le scatole di cartone o di legno, col tempo possono logorare i tuoi vestiti. Riponi i tuoi vestiti in maniera adeguata, nelle scatole che hai scelto, seguendo le regole che abbiamo già descritto, in merito alla conservazione.
Scegli tessuti di qualità
Il secondo campo a cui possiamo fare attenzione nell’imparare come prendersi cura dei propri vestiti, sta proprio nella scelta dei tessuti stessi.
Vestiti di qualità sono sicuramente più durevoli. Ciò lo dimostra anche il mercato dei vestiti vintage, in cui si possono trovare abiti molto antichi ancora in ottima qualità, in quanto provenienti da un periodo in cui si puntava molto su questo aspetto.
Punta quindi sulla qualità, più che sulla quantità. Questa è sia una strategia per ridurre il nostro impatto sull’ambiente tramite la moda, sia per identificarci ancora di più e impegnarci a scegliere uno stile totalmente personale e preciso.
Impara a riparare e riciclare
Abbiamo visto come prendersi cura dei propri vestiti. Ma se ci troviamo di fronte a vestiti rotti o danneggiati, cosa possiamo fare? Non è lavandoli, stirandoli o conservandoli nella maniera corretta che possiamo risolvere il problema.
Qui entra in gioco il riciclo o il riparo dei tessuti. Puoi munirti di un piccolo kit da cucito da tenere con te, per delle riparazioni semplici: piccoli strappi o cadute di bottoni, ad esempio. Ma puoi sperimentare anche altre tecniche, come l’utilizzo della colla, se l’ago e il filo non fanno per te.
Se ti piace creare, puoi anche pensare di modificare totalmente l’indumento o di unire più indumenti che non indossi più! In questo modo potrai anche aggiornare il tuo guardaroba, in maniera economica e sostenibile.
E se ti trovi di fronte un vestito totalmente irreparabile? O creare, cucire, riciclare, non è nelle tue corde? Non è detto che tu debba per forza buttarlo. Puoi anche utilizzarlo come straccio! Ciò eviterà all’abito la discarica e a te la spesa nell’acquisto di nuovi stracci per la pulizia.
Questo era il nostro articolo su “Come prendersi cura dei propri vestiti”. Se sei interessato a vendere o acquistare un capo di alta moda seconda mano, scrivici tramite il nostro form contatti o sui nostri social, e ti aiuteremo nel processo di vendita o acquisto, dal primo all’ultimo passo.