Come ridurre il nostro impatto ambientale attraverso la moda?

Come ridurre il nostro impatto ambientale attraverso la moda?

Capire come ridurre il nostro impatto ambientale attraverso la moda è una questione
che preme a tantissime persone.

È ormai noto il forte impatto ambientale che l’industria della moda e del tessile può avere
sul nostro ambiente e sul sociale.

Ridurre questo impatto è tra gli obiettivi che ci premono di più anche a livello Comunitario.
Rientra infatti tra i punti del piano di riconversione ecologica dell’Unione Europea. Basti
pensare alla Roadmap lanciata dall’Europa nel 2021, in vista di indirizzare il settore tessile verso un sistema più sostenibile.

I passi da fare a livello nazionale e globale sono ancora tantissimi. Ma altrettanto possiamo
fare noi.

Per quanto possa sembrare semplicistico, è possibile dare il nostro contributo alla causa,
semplicemente prestando attenzione al nostro guardaroba e all’abbigliamento che
contiene.

Possiamo metterci nell’ottica di un approccio sostenibile, trasformando il modo in cui
“consumiamo” gli abiti del nostro guardaroba e di conseguenza il modo in cui li produciamo.

Abbiamo il potere di prendere in mano il cambiamento, semplicemente aprendo il nostro
armadio. Prima di chiederci cosa possiamo fare per ridurre l’impatto ecologico della moda
però, dobbiamo capire cosa non funziona nel sistema attuale.

 

Fast fashion: conseguenze

Sappiamo tutti quanto il fast fashion sia comodo e necessiti di minor attenzione. Ciò si
adatta perfettamente allo stile di vita del nostro secolo, che ci richiede rapidità e
prestanza. Ma a che prezzo?

Oltre che a sacrificare la personalità e la creatività che possiamo esprimere tramite la
moda il rischio, sempre più evidente, è quello di sacrificare anche il nostro ambiente.

Il mondo del fast fashion non è infatti per niente etico e sostenibile, a causa della
sovrapproduzione e del sovraconsumo, oltre che dell’utilizzo di materiali inquinanti e dei
rifiuti che danneggiano sempre di più il pianeta e chi lo abita.

Secondo le stime, oggi acquistiamo il doppio rispetto a venti anni fa. E si stima che,
continuando in questo modo, questo dato si triplicherà entro il 2050.

I vestiti durano sempre meno, li gettiamo sempre più facilmente. Utilizziamo gli abiti quasi come “usa e getta”. Questo avviene sia per il quantitativo di capi che ci vengono offerti, che ci portano a voler cambiare stile freneticamente, sia per la scarsa qualità di cui questi capi sono fatti, per cui si rompono o usurano con molta facilità.

Quindi cosa possiamo fare per la moda sostenibile? Come ridurre i rifiuti tessili e come non sprecare i vestiti che abbiamo nel nostro armadio?

 

Il mondo della moda second hand

La soluzione principale che abbiamo a disposizione per contrastare questo fenomeno è il
mondo del second hand, dell’usato.

Si parla di moda sostenibile e di mercato circolare, che rispetto a quello “lineare”,
standard, permette un risparmio di energie, risorse ambientali e denaro.

Per saperne di più sul perché è vantaggioso scegliere capi e vestiti usati, leggi l’articolo di approfondimento sul nostro sito web.

Se abbiamo una passione per il mondo del vintage, questa scelta può essere anche molto
semplice. Altrimenti, la scelta di affidarsi al mercato dell’usato può essere anche molto
difficoltosa, anche solo per l’abitudine e la comodità che il fast fashion ci offre.

Inoltre, possiamo avere bisogno di tempo per entrare in un mondo nuovo e che, seppur in
grande espansione e fortemente unico e vantaggioso, è ancora soggetto a molti
pregiudizi in merito alla qualità e al rimando sociale che, sceglierlo, può dare agli altri.

 

Otto strategie per ridurre l’impatto ambientale attraverso la moda

Una buona notizia è che il second hand non è l’unica opzione possibile se vogliamo fare
qualcosa per il nostro ambiente.

Ecco quindi otto strategie utili che rispondono alla domanda “Come ridurre il nostro impatto ambientale attraverso la moda?” che si possono scegliere come alternative o si possono affiancare al second hand.

Informati e aumenta la tua consapevolezza
Il primo passo che possiamo fare è quello di informarci e di condividere il più possibile le nostre scoperte. Per ottenere un vero cambiamento è necessaria consapevolezza.

Puoi iniziare a recuperare informazioni sulle aziende che rispettano i valori in cui credi e scegliere di acquistare da loro, sostenendo chi si impegna, anche nel piccolo, nella tutela dell’ambiente e dell’uomo.

Esistono anche delle app create con l’obiettivo di misurare l’impatto ambientale della
produzione di un capo, nel settore della moda di lusso sostenibile.

Scegli brand etici
Sono sempre di più i marchi che stanno lavorando, gradualmente, per la tutela
dell’ambiente. Ma rimangono moltissimi quelli che puntano al profitto non prestando
attenzione ai danni che possono causare all’ambiente, ad esempio tramite l’utilizzo di
sostanze chimiche o pesticidi, ma anche alle persone, creando pessime condizioni di lavoro.

Cerca di scegliere marchi trasparenti, con una comunicazione dettagliata, chiara e
semplice. Ci sono anche molti marchi che, seguendo la corrente, cercano di emergere come
ecologici pur non essendolo. In questo caso si parla di Greenwash.

Puoi affidarti anche grandi marchi, che hanno però a cuore l’ambiente e cercano di limitare
le emissioni. Potresti dover pagare di più, rispetto ad esempio alla scelta del fast fashion o della seconda mano. Ma si tratta di un piccolo passo che puoi fare verso un futuro più sostenibile.

Acquista abbigliamento creato con materiali ecologici
Quello dei tessuti utilizzati è un tema spesso sottovalutato, nonostante sia in realtà
importantissimo. Esistono molti tessuti e materiali utilizzati per creare capi che hanno un
basso impatto a livello ambientale.

Un esempio di questi tessuti sono quelli realizzati con fibre naturali e biologiche. Ad
esempio:
● Cotone biologico o riciclato
● Canapa biologica
● Lino
● Juta
● Fibre ricavate dalla cellulosa del legno

Si tratta di materiali che hanno basso impatto ambientale e sociale. Anche se alcuni,
come il cotone, consumano molta acqua.

Esistono anche tessuti sintetici che possono essere sostenibili. Si tratta di poliestere
riciclato, nylon o plastica a base ecologica. Anche in questo caso però è necessario prestare attenzione a quanto possano sommarsi all’inquinamento tessile globale in altri modi.

Un altro accorgimento che puoi tenere a mente è di controllare la provenienza dei
materiali (se provengono da zone in cui la politica di sostenibilità è rispettata, o quale
impatto può avere il trasporto di questi capi) e l’eventuale colorazione.

Fai attenzione alla qualità
La cultura del possesso che si è instaurata negli ultimi decenni, implica che per noi sia
quasi più importante la quantità rispetto alla qualità.

Ciò ha sicuramente fatto abbassare i costi della moda, ma ha diminuito di conseguenza
anche l’attenzione e la cura ai capi.

Acquistare capi di qualità migliore ci permette di tenerli per più tempo all’interno del
nostro guardaroba. Oltre ad evitare una maggiore spesa per il nostro vestiario, si configura sicuramente anche come una scelta etica contro il sovraconsumo.

Ciò riduce l’inquinamento e permette di risparmiare energia e risorse. Anche sui rifiuti.

Inoltre, se tutti iniziamo a tenere in considerazione la qualità, le aziende di produzione
saranno più portate a offrire prodotti migliori, creati con materiali migliori e meno
impattanti. Ciò fa bene a te e all’ambiente.

Compra meno capi
Scegliere la qualità porta con sé anche un acquisto minore di abiti. La maggiore
sostenibilità c’è in ciò che è già presente nel nostro armadio.

Un’altra tendenza che sta sempre più spopolando è quella del minimalismo. Puoi far
entrare questo concetto anche nel tuo guardaroba e pensare di vivere con pochi vestiti utili.

Ci sono degli studi che dimostrano che avere una quantità minore di oggetti o abiti,
migliori il nostro umore e riduca il tempo che perdiamo nella scelta di cosa indossare, che
spesso può diventare frustrante.

Oltre ovviamente a fare la sua parte nella tutela dell’ambiente.

Impara a noleggiare
Ancora poco conosciuto ed esplorato, il mondo del noleggio di capi di abbigliamento è un
settore emergente ma sempre più in crescita.

Questa scelta è spesso presa in considerazione per motivazioni come le seguenti:
Rinnovare frequentemente e in modo sostenibile il proprio guardaroba.
● Poter scegliere un capo unico per un’occasione speciale, che altrimenti non
sceglieremmo, con l’idea di non poterlo indossare in altre circostanze.
● Non dover acquistare abiti per la gravidanza o per altre situazioni temporanee.

Ricicla o rinnova i tuoi vestiti invece di buttarli
La maggior parte dei vestiti presenti in discarica potrebbero essere riciclati o rigenerati. Questo anche perché i materiali utilizzati sono spesso non biodegradabili.

Il riciclaggio o il rinnovamento dei vestiti, oltre ad essere una scelta saggia in ottica di diminuzione dell’impatto ambientale, può diventare anche divertente.

Puoi tagliare, cucire e mettere insieme diversi capi per creare qualcosa di nuovo e
totalmente personalizzato. Anche senza avere competenze specifiche nel campo.
Serve solo la tua creatività e i materiali di cui disponi.

Se questa scelta non è nelle tue corde, puoi decidere di lasciare i capi che non usi più
presso le organizzazioni che riciclano tessuti presenti in molte città o comuni.

Scambia i vestiti con amici e familiari
Fin da bambini, siamo quasi tutti abituati a ricevere vestiti e abiti dai nostri fratelli o cugini, ormai troppo grandi per indossarli. Perché non proseguire questa tradizione?

Puoi anche rendere questa attività divertente, ad esempio organizzando piccoli eventi o
serate di gruppo in cui ognuno porta dei capi che non indossa più. Oppure creando o
partecipando a dei veri e propri eventi aperti al pubblico, in cui concederti anche di
conoscere nuove persone!

Oltre ad essere un’attività interessante, che permette di unire degli incontri con le proprie amicizie, rinnovando in contemporanea il proprio guardaroba, si tratta di un modo
straordinario di ridurre gli sprechi e l’acquisto di nuovi capi di abbigliamento.

Ci sono anche molti stilisti di moda eco sostenibile che offrono servizi di scambio vestiti! E se pensi di voler guadagnare qualcosa, puoi sempre vendere i tuoi capi. Sia che si tratti di vecchi abiti, sia di un abbigliamento di alta moda che non indossi più.

Dona in beneficenza
Sono moltissime le organizzazioni a cui puoi donare i vestiti che non indossi più, se in
buone condizioni. Una scelta di questo tipo aiuta le persone in difficoltà, oltre ad essere una forma di rispetto dell’ambiente.

Puoi scegliere tra rifugi per homeless o donne in difficoltà, immigrati o chiese. Esistono
anche moltissimi “cassonetti gialli”, per la raccolta dei vestiti usati, presenti in moltissimi paesi e città, in cui lasciare comodamente i tuoi abiti in disuso.

Puoi donare capi del tuo guardaroba, ma anche oggetti, asciugamani o lenzuola che non usi
più.

Tratta i tuoi vestiti in maniera corretta
L’ultimo consiglio, ma non per importanza, che vogliamo darti, è molto semplice e banale.
Trattare i tuoi vestiti in maniera corretta, durante il lavaggio ad esempio, garantisce che
durino più a lungo.

Anche l’utilizzo della lavatrice ha un grande impatto ambientale. Cerca di lavare i vestiti
quando è davvero necessario e di fare meno lavatrici con più capi.

Non è necessario usare alte temperature. Impostare una lavatrice sui trenta o quaranta
gradi, garantisce una pulizia corretta senza rischiare di rovinare o restringere i capi.

Inoltre, puoi provare ad utilizzare dei detersivi che rispettino l’ambiente. Puoi anche
creare il tuo personale detersivo ecologico, ci sono moltissime ricette su internet per farlo.

Questo era il nostro articolo su come ridurre il nostro impatto ambientale attraverso la
moda.

Se sei interessato a vendere o acquistare un capo di alta moda di seconda mano, scrivici
tramite il nostro form contatti o sui nostri social, e ti aiuteremo nel processo di vendita o acquisto, dal primo all’ultimo passo.